Psicologia: cos’è? di che si occupa?
Il termine psicologia deriva dal greco psyché, che significa spirito, anima e da logos, discorso, studio. Quindi, stando al suo significato letterale, la psicologia si occupa dello studio dello spirito e/o dell’anima. La sua origine è legata alla filosofia e se ne trovano le radici, fin dagli albori della civiltà, nella mitologia, nella cultura antica, nella religione. E’ solo a partire dalla seconda metà dell’Ottocento che la psicologia si stacca dalla filosofia e si avvicina alle scienze naturali, da cui deriva modelli metodologici e sperimentali. Oggi la psicologia è qualcosa di molto complesso che ci riesce comunque difficile separare in modo definito da quello che fa; per molti aspetti, infatti la psicologia è ciò che fa:
- è una scienza perché si occupa di indagini osservative, raccolte dati, quantificazione e interpretazione, attenendosi a collaudati modelli metodologici e sperimentali scientifici;
- si occupa di ricerca non solo in quanto psicologia scientifica ma anche per quanto attiene ai contenuti, rispetto ai quali si è mantenuta su un piano di indagine filosofica;
- si occupa di epistemologia, cioè dei presupposti teorici su cui si basano lo studio, la ricerca e l’essenza stessa dell’indagine psicologica, che deve sempre fare il conto con la teoria e il metodo.
Scrive Umberto Galimberti nel suo Dizionario di Psicologia edito da Garzanti: “La psicologia scientifica ha risolto il concetto di psiche in quello di comportamento che, nel caso degli animali, equivale al comportamento osservabile dall’esterno, nel caso degli uomini si estende ai processi psicologici, sia consci che inconsci, attraverso i quali un soggetto costruisce le proprie risposte comportamentali. Tali processi, indicati anche come meccanismi della mente o funzioni psichiche, riguardano l’intelligenza, la memoria, la percezione, le esperienze interiori come i sentimenti o le aspettative o i meccanismi inconsci. Del comportamento considerato normale si occupa la psicologia, di quello considerato anormale, si occupa la psicopatologia.”
Psicologia clinica, del lavoro, dell’educazione, forense, geriatrica, …: ci sono tante psicologie?
Non ci sono tante psicologie, semplicemente, a seconda di quali sono le finalità operative, la psicologia scientifica viene applicata a vari ambiti e settori operativi, di cui portiamo qualche esempio:
- psicologia clinica: riguarda la diagnosi, le interrelazioni tra curante e paziente, le dinamiche interpersonali, di coppia, gruppali ed istituzionali, l’impostazione terapeutica, … giusto per fare alcuni esempi;
- psicologia del lavoro: anche la psicologia del lavoro ha, per così dire “un occhio clinico” attraverso il quale si occupa di organizzazione del lavoro, di selezione e orientamento del personale, di formazione, di prevenzione dei rischi lavoro-correlati….
- psicologia dell’educazione: ha a che fare con la pedagogia e la psicopedagogia e, per quanto riguarda questi ambiti, si occupa dei processi formativi a partire dall’età dello sviluppo in poi, delle modalità educative, dell’orientamento, del disadattamento scolastico, degli allievi portatori di patologie fisiche e psichiche, dei disturbi dell’apprendimento e, più generalmente, delle modalità di apprendimento…
- psicologia forense: opera all’interno di ambiti diversi che vanno dall’assistenza e rieducazione dei detenuti, allo studio dei comportamenti antisociali, all’accertamento dell’integrità psichica degli imputati ed è in stretta correlazione con altre discipline quali la sociologia, la pedagogia, la criminologia …
- psicologia geriatrica: si occupa dei problemi connessi all’età anziana, di forme di ansia e di depressione senile spesso strettamente collegate a problematiche fisiche, di psicosomatica dell’anziano, sviluppo dei desideri e scollamenti tra età anagrafica e età mentale….
Potremmo continuare accennando anche ad altre “psicologie”, come la psicologia etnica, la psicologia politica, militare, dell’arte, dello sport, ambientale… ma ci fermiamo qui perché gli esempi fatti ci sembrano sufficienti a comprendere come il tema di cui la psicologia si occupa sia indicativo per attribuirle un aggettivo che meglio ne specifichi l’oggetto di cui tratta.
Il “vantaggio” dei tanti nomi che prende la psicologia, è quello di sapere che lo psicologo, che opera all’interno di un certo ambito, ad esempio della psicologia dello sport, avrà verosimilmente anche conoscenze e forse competenze squisitamente “sportive”, necessarie a permettergli di entrare anche nel merito delle discipline praticate dagli atleti di cui si occupa, che gli servono non certo per sostituirsi all’allenatore, ma semplicemente per avvicinarsi maggiormente ai vissuti degli atleti che si trovano a muoversi, nelle loro attività sportive, all’interno di regolamenti, sfide, competizioni, punteggi e così via.
Gli orientamenti della psicologia: che cosa sono?
Capita che si senta parlare di un certo psicologo o psicologa che ha un “orientamento psicodinamico”, piuttosto che “psicanalitico”, o “cognitivista” o “comportamentista” o “sistemico”… e via discorrendo: che significa all’atto pratico?
Significa che, come tutte le discipline scientifiche, anche la psicologia scientifica opera all’interno di orientamenti teorici o modelli di pensiero, come il “modello psicodinamico” o “psicanalitico” o “cognitivista”… e così via.
Anche il nostro Centro ha un orientamento ed afferisce ad un modello teorico di riferimento che è il modello psicosocioanalitico, il cui maestro e fondatore fu Luigi Pagliarani.
La psicoterapia: che cos’è e in che cosa si differenzia dalla psicologia ?
La parola psicoterapia, è formata da due parti: la parola greca psyché, che significa, come già detto sopra, spirito, anima e la parola therapeyo, assisto, curo, guarisco. La psicoterapia si dà pertanto come compito di assistere, curare e guarire l’anima e/o lo spirito.
La psicoterapia, avvalendosi, dunque, delle conoscenze, delle competenze, dei mezzi e degli strumenti prettamente psicologici, si pone diversi obiettivi, a seconda di quali sono le ragioni per cui si ricorre ad essa.
Sintetizzando ciò che scrive Ezio Sanavio nel suo testo “Psicoterapie” edito da “il Mulino”, un intervento psicoterapeutico può avere quattro principali finalità:
- far fronte ad una situazione di emergenza, un momento di crisi, situazioni di difficoltà psicologica transitoria, come un divorzio, un trauma, una malattia, un parto, un lutto…
- fronteggiare la sintomatologia di una condizione psicopatologica in atto, ad esempio disturbi sessuali, una crisi di anoressia e/o di bulimia, di ansia, di panico…
- identificare le cause psicologiche di una condizione psicopatologica in atto;
- prevenire possibili e probabili ricadute dopo un ricovero ospedaliero e/o una cura farmacologica cui un individuo abbia dovuto ricorrere per risolvere una situazione acuta in atto.
Nel nostro Centro si pratica la psicoterapia a orientamento psicosocioanalitico: di che cosa si tratta?
E’ una psicoterapia progettuale.
Con questo termine insolito – psicoterapia progettuale – scrive Pagliarani, che ne è l’ideatore, si propone qui il trattamento che correntemente viene indicato come psicoterapia breve. Tuttavia questa definizione non viene utilizzata, in quanto il connotato individuante e convincente non è la brevità, sic et simpliciter.
In che cosa differisce la psicosocioanalisi da una psicanalisi classica?
La psicoterapia progettuale, il cui modello teorico di riferimento è la psicosocioanalisi, è una psicoterapia che, utilizzando il linguaggio della psicanalisi, si focalizza fondamentalmente sui problemi e i conflitti attuali.
Ha come fine l’espansione della persona e la riprogettazione realistica della sua vita attiva e relazionale.
Si preoccupa di fare analisi in profondità nella forma di sonda archeologica, di cui viene incoraggiato solo ciò che è realmente necessario a rifondare il vivere nel presente.
La modalità di indagine potrebbe essere paragonata all’esplorazione di una sonda archeologica che, lunga o breve che sia, è comunque brevior, cioè più breve rispetto ad una psicanalisi classica e comunque la più breve possibile.
Perché rivolgersi al nostro Centro?
Il centro di psicologia e medicina con sede a Bergamo è un luogo in cui convergono più figure professionali che sono in grado di fornire un servizio integrato di Psicologia e Medicina, di diagnosi e di supporto medico, psicologico e psicoterapeutico dell’adulto, del bambino e della famiglia, garantendo una presa in carico multidisciplinare completa e perché fornisce una serie di servizi, collegati fra loro ed organizzati in modo sinergico. Puoi Fissare un primo colloquio Gratuito presso la nostra sede di bergamo chiamando il numero di telefono: 3803417748